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BLSD, Intervista Alla Dottoressa Luana Puccia

BLSD, intervista alla Dottoressa Luana Puccia

Per capire meglio l’importanza di un corso BLSD e valutarne tutti gli aspetti, abbiamo deciso di intervistare Luana Puccia, già coordinatrice del servizio formazione permanente presso la ASL Umbria 2 e docente al corso di laurea infermieristica presso l’università degli studi di Perugia.
La dottoressa Puccia, inoltre, ha progettato e realizzato “Una valigia per la vita”, percorso destinato agli studenti di ogni ordine e grado per divulgare la cultura della emergenza/urgenza.

Recentemente si sente parlare sempre più spesso dei corsi BLSD; ma cosa sono? E per quale motivo questa tecnica di primo soccorso è così importante?
Con l’acronimo BLS-D si intende “Basic Life Support and Defibrillation”, ovvero il supporto di base alle funzioni vitali e la defibrillazione. Questa tecnica di primo soccorso comprende la rianimazione cardio-polmonare (RCP) ed altre manovre a supporto delle funzioni vitali.
In Italia ogni anno vengono colpite da arresto cardiaco migliaia di persone, con percentuali di sopravvivenza vicino allo zero senza un intervento immediato. Con le manovre BLS le possibilità di sopravvivenza aumenta di tre volte ed è proprio questo lo scopo principale del corso, diffondere la cultura del primo soccorso a tutta la comunità, insegnando alcune semplici manovre di rianimazione che possono essere decisive per salvare una vita umana.

La metodologia didattica utilizzata in un Corso BLSD consta di:

  • Lezioni frontali teoriche;
  • Stazioni di addestramento pratico sulle tecniche semplici a piccoli gruppi su manichini;
  • Isole di simulazione di scenari completi.

Durante il corso BLSD si apprende:

  • Come riconoscere un arresto cardiaco e come intervenire, avviando da subito le manovre salvavita;
  • Agire e reagire in modo razionale, senza perdere il controllo;
  • Eseguire la sequenza di rianimazione in caso di arresto respiratorio e/o cardiaco;
  • Eseguire le manovre necessarie a disostruire le vie aeree occluse da corpo estraneo;
  • Utilizzare un defibrillatore semiautomatico esterno

Dopo aver partecipato ad un corso BLSD quali certificazioni si ottengono? E in che modo possono essere impiegate?
Al termine del corso BLSD, tenuto da struttura accreditata e quindi regolarmente riconosciuto a livello nazionale, ai partecipanti viene rilasciato un certificato, valido 24 mesi, scaduti i quali, poichè le tecniche di primo soccorso si evolvono, ma sopratutto per non perdere quanto acquisito, entro due anni dalla certificazione è necessario seguire un corso di Retraining. Oltre 24 mesi e comunque dopo 4 anni dalla prima formazione, è necessario ripetere il corso BLSD completo.
La certificazione può essere utile, oltre che per la propria formazione personale, anche per arricchire il proprio curriculum.

Poiché grazie ad un corso BLSD si aumentano sensibilmente le speranze di vita in caso di arresto cardiaco, secondo lei per quale motivo questo corso non è ancora così conosciuto?

Perchè in Italia la cultura del soccorso (non spontaneo) nasce con la guerra, viene approfondita dalla Croce Rossa, per poi, fine 800 , essere allargata anche ai civili, soprattutto per garantire soccorso ai tanti incidenti che avvenivano sul lavoro. Negli anni si è andata diffondendo sempre di più, sono nate società dedicate alla formazione ed ora, anche dal punto di vista legislativo, si è progrediti in maniera piuttosto celere.

Se dovesse descrivere il corso in 3/5 parole fondamentali, quali userebbe?
E’ un corso salvavita

Dunque per quale motivo consiglierebbe la partecipazione ad un corso BLSD?
Per rendere ogni cittadino, a prescindere dal suo ruolo nella società, pronto a riconoscere una situazione che potrebbe avere risvolti drammatici, sapendo esattamente cosa dover fare e anche cosa NON fare.

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