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Medicina Narrativa E Covid 19: Esperienze A Confronto

Medicina narrativa e Covid 19: esperienze a confronto

“Medicina narrativa e pandemia Covid 19 – alcune riflessioni”: è questo il titolo del webinar organizzato da Punto Formazione in collaborazione con SIMeN che apre le iniziative previste per il decimo anno di fondazione dell’agenzia formativa di Nazzareno Ponti: un viaggio per capire come, e se, la medicina narrativa sia riuscita, in questo particolare periodo, a offrire uno strumento importante al mondo della sanità.

Un evento, previsto il 3 dicembre dal titolo “Medicina narrativa e pandemia Covid 19”, che apre i festeggiamenti per il decimo anno di fondazione di Punto Formazione. Il webinar intende capire il ruolo svolto appunto dalla medicina narrativa in tempo di pandemia: comprendere, cioè, quali sono stati i punti di forza e quali i limiti nell’applicazione di questa metodologia. Paolo Trenta, membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Medicina Narrativa (SIMeN) spiega l’obiettivo dell’evento:

“Ci saranno dei momenti di riflessione sul ruolo che la medicina narrativa ha svolto in questo periodo di pandemia da Covid 19 durante la prima fase di emergenza, con le terapie intensive piene, i distanziamenti, i dispositivi di protezione individuali. Si vuole capire se in questo periodo tale metodologia sia stata messa da parte, oppure se ha svolto il suo ruolo. E su questo tema sono stati chiamati a riflettere 5 esperti che esamineranno, dai loro diversi punti di vista, come hanno vissuto questo periodo”.

Gli esperti chiamati ad intervenire sono:

  • Marco Bobbio, direttore della Divisione di cardiologia ospedale Santa Croce e Carle Cuneo e segretario generale Slow Medicine.
  • Annamaria Fantauzzi docente antropologia cultura e medica Università di Torino e presidente di Prati-care Onlus.
  • Cesarina Prandi docente teoria e prassi delle relazioni di cura Supsi (scuola universitaria Svizzera italiana), Marina Sozzi (tanatologia direttrice Samco onlus)
  • Alfredo Zuppiroli presidente commissione Bioetica regione Toscana.

L’introduzione è affidata a Paolo Trenta e Stefania Polvani.

Si parlerà anche del fine vita legato al Covid con l’eliminazione di ogni rituale e delle di cerimonie di accompagnamento dei morenti, del distanziamento dei familiari; dell’annullamento, cioè, di ogni ritualità con le conseguenze che questo comporta; verranno illustrate anche le strategie inventate per limitare il danno provocato da queste inibizioni. Verrà analizzata inoltre l’importanza del digitale, l’uso dello streaming come vicario, l’importanza anche della telemedicina.

“Sarà un pomeriggio ricco di riflessioni e approfondimenti nella convinzione che, laddove c’era già la medicina narrativa, questa abbia trovato un uso e una funzione importanti”.

L’appuntamento è per venerdì 3 dicembre a partire dalle ore 15:30 in diretta sulla pagina Facebook e sul canale Youtube di Punto Formazione. Non sarà necessaria alcuna iscrizione e sarà gratuito.

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